SONDRIO – Incessante il flusso di ricordi da parte di sciatori, appassionati, giornalisti e in generale di quanti hanno conosciuto e apprezzato in vita il valtellinese Mario Cotelli, scomparso ieri a Sondrio all’età di 76 anni.
Dopo le parole di Gustav Thoeni, ecco altri commenti di “colleghi” ex campioni sulla neve:
Pierino Gros
Vincitore Coppa del Mondo (Generale e Slalom gigante) nel 1974, medaglia d’oro nello Slalom ai Giochi olimpici invernali Innsbruck 1976
”Devo tanto a Mario perché è stato lui a portami in Coppa del Mondo e alla prima gara riuscì subito a vincere. Con Mario siamo stati assieme fino al 1978, sono stati gli anni belli della mia carriera. Io ero arrivato da ragazzino in squadra e Cotelli, assieme all’amico Oreste Peccedi, ha saputo gestire il gruppo molto bene. Il ricordo più bello è senza dubbio la mia prima vittoria in Coppa che è coincisa con l’esordio. Era l’8 dicembre del 1972 in Val d’Isère quando è venuto verso di me gridando che avevo vinto e poi mi ha abbracciato”.
Lara Magoni
Campionessa del Mondo di Slalom (1997) oggi Assessore in Regione
“La scomparsa di Mario è un duro colpo per me. Lui rappresentava il desiderio di quella ragazzina che sognava la Coppa del Mondo e le Olimpiadi”. Campionessa del Mondo di slalom nel 1997 ed attualmente assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Lara Magoni ricorda così Mario Cotelli: “La prima volta che lo incontrai provai una grande emozione e rispetto verso colui che aveva creato quella splendida Valanga, che divenne per me il sogno di una vita – dice Lara Magoni -. Ricordo la sua schiettezza nel giudicarci tecnicamente in televisione, talvolta i suoi giudizi mi ferivano e glielo dicevo… Ricordo anche che gli piaceva apparire come il burbero severo. Ma è stata una delle persone più generose e sincere che io abbia conosciuto nel nostro mondo degli sport invernali”. “Con lui si chiude un cerchio meraviglioso, che continuerà a vivere attraverso le grandi imprese della Mitica Valanga Azzurra. Mario, hai tagliato il traguardo della sfida più bella: quello della vita…!”