CHIAVENNA – Mentre le forze dell’ordine continuano nelle proprie indagini per restituire un volto al responsabile che ha sparato all’impianto più di una settimana fa, cominciano ad emergere i primi dati relativi la quantità di sanzioni comminate dal 12 agosto – giorno in cui è stato attivato l’autovelox di via Volta.
Ammonterebbero a poco meno di novemila le multe emesse in tre mesi di operatività. Una cifra che fa ancora più riflettere se rapportata al numero degli abitanti della città del Mera (7.347). Più di una multa a testa, se ad essere sanzionati fossero stati solamente i chiavennaschi.
L’installazione dell’autovelox e la sua messa in funzione avevano scatenato il forte malcontento di parte della popolazione, che accusa l’amministrazione di aver agito seguendo la volontà di “fare cassa”. La giunta comunale ha provveduto ad implementare per tempo la segnaletica, sia orizzontale sia verticale, nel tratto di strada per sottolineare lo scopo educativo, e non punitivo, del velox. A causa dell’elevato numero di sanzioni emesse, le multe, che si erano accumulate nel frattempo, sono state recapitate a distanza di alcuni mesi dalla rilevazione dell’infrazione; aumentando il malcontento che è sfociato nell’episodio di mercoledì 30 ottobre quando quello che si pensa essere un cacciatore – l’arma utilizzata parrebbe essere, infatti, un fucile a pallettoni utilizzato principalmente per l’arte venatoria – ha sparato all’impianto di via Volta.
Non sono mancati i commenti, soprattutto sui social, di residenti che si sono complimentati con l’autore del gesto. Alcuni arrivando a minacciare direttamente persino il sindaco Luca Della Bitta. Immediata la solidarietà da parte di molti colleghi e politici, tra cui il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dall’assessore di Regione Lombardia, Massimo Sertori.
La sostituzione dell’autovelox, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, potrebbe venire a costare fino a 50mila euro.
Giovanni Meroni
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