GROSIO – Presentata a Grosio la proposta – alternativa a quella avanzata dal Politecnico di Milano – sullo sviluppo della sanità della provincia di Sondrio.
Il documento, sottoscritto da 16 sindaci dei mandamenti di Tirano e Bormio, evidenzia le criticità e le lacune del testo elaborato dal Politecnico, con particolare riferimento all’ospedale ‘Morelli’ di Sondalo che, in base alla proposta avanzata dai tecnici milanesi, vedrebbe uno spostamento, a favore del presidio di Sondrio, di due specialità, chirurgia vascolare e chirurgia toracica – per un totale di 14 posti letto – compensati dalla creazione di un “presidio montano”, caratterizzato da specializzazioni quali Traumatologia, Unità spinale – il 70% dei pazienti attualmente proviene da fuori provincia – e Pneumologia.
“L’unità Spinale – sottolinea il sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini – deve necessariamente essere supportata da altri reparti, senza i quali diventerebbe un servizio degenza disabili e non servizio vero di riabilitazione”. Le perplessità sono emerse anche per quanto concerne la creazione di un “Dipartimento emergenza montagna”, non supportato da alcun quadro normativo, e dal potenziamento di Pneumologia, “difficile da immaginare – sottolinea Peraldini – senza chirurgia toracica”.
Infine, a non trovare il plauso degli amministratori dell’Alta Valle – che nel 2018 ha registrato 2 milioni e 600mila presenze turistiche – anche il progetto che vuole concentrare a Sondrio tutta la gestione dell’emergenza-urgenza.
M. B.