NOVATE MEZZOLA – In partenza nella primavera del 2020 i lavori per sistemare la foce del fiume Mera, nel punto in cui si immette nel lago di Novate.
L’intervento è stato finanziato da Regione Lombardia per 300mila euro complessivi e verrà portato avanti dalla Comunità montana della Valchiavenna. Il presidente, Davide Trussoni, spiega che l’operazione sarà comunque complessa: “Dato il punto su cui si dovrà intervenire, al centro dell’alveo e a ridosso del lago”.
Qui, un vero e proprio isolotto di detriti, spinge il flusso dell’acqua verso le sponde del fiume. La situazione, che si protrae sin dalla frana del Cengalo del 2017, ha causato in passato diverse criticità, tra cui l’allagamento dell’abitato del Giumello, località del Comune di Samolaco. Soddisfatto del pronto finanziamento da parte di Regione Lombardia, il sindaco Michele Rossi: “Ci aspettiamo un intervento deciso e concreto. E, qualora si ripresentassero nuovamente situazioni di questo tipo, che i provvedimenti siano altrettanto tempestivi”.
Previsto anche un altro intervento, che riguarderà sempre il fiume Mera, che prende il nome di “deframmentazione del corridoio ecologico”. Una vera e propria opera di ripristino degli habitat distrutti dalle piene e dagli alluvioni degli ultimi tempi. Sono 250mila gli euro stanziati nell’ambito del progetto Interreg Ge.Ri.Ko. A capo del progetto, studiato in collaborazione con l’Unione pesca sportiva, ci sarà la stessa Comunità montana. Anche per questi lavori la partenza è prevista per la primavera del 2020.
Giovanni Meroni