SONDRIO – Nelle prossime settimane gli amministratori dei mandamenti di Chiavenna, Morbegno, Sondrio, Tirano e Bormio saranno chiamati ad elaborare un documento, quanto più tecnico possibile, in materia di sviluppo sanitario.
“Su queste basi – sottolinea il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti – potremo sviluppare, spero già nella prossima riunione entro una decina di giorni, un documento condiviso a livello provinciale che poi verrà presentato ai vertici regionali”. Le difficoltà però, come non si nasconde lo stesso Moretti, non sono poche: “Auspico che sia possibile adottare una posizione condivisa – aggiunge – ma, se ciò non fosse proprio possibile, dovremo presentarci in Regione Lombardia con più documenti e questo, ovviamente, indebolirebbe notevolmente le nostre possibilità di avere successo”.
A non nascondersi le difficoltà di sposare posizioni spesso in contrasto tra loro anche il sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini: “Spero che sia possibile riuscire ad arrivare con un’istanza quanto più possibile condivisa in Regione Lombardia ma le difficoltà sono molte. È difficile riuscire a trovare una posizione comune tra territori così differenti. Credo anche che le tempistiche ristrette in cui ci troviamo ad operare non ci aiutino: purtroppo la fretta è una cattiva consigliera”.
Ad aver trovato l’unità tanto auspicata dagli amministratori provinciali sono, intanto, i tre sodalizi di cittadini – “Comitato a difesa della sanità di montagna – io sto con il Morelli”, “Insieme per l’ospedale di Chiavenna” e “Salviamo la nostra sanità” di Morbegno – attivi, fin da subito, nel proteggere i nosocomi di Valtellina e Valchiavenna. Gli attivisti, infatti, alcuni giorni fa hanno chiesto a tutti gli amministratori provinciali di respingere, unitariamente, la proposta di sviluppo sanitario elaborata dal Politecnico di Milano.
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