CHIAVENNA – Ai banchi dell’opposizione consiliare della Città del Mera non è piaciuta la posizione, esclusivamente tecnica, con la quale l’assemblea dei sindaci della Valchiavenna intende affrontare lo spinoso problema legato alla proposta in materia di sviluppo sanitario presentata dal Politecnico di Milano lo scorso 11 ottobre.
“In questo – sottolinea Giovanna Panzeri portavoce del gruppo Ho a cuore Chiavenna – la Valchiavenna si discosta da quanto attuato nei comprensori dell’Alta e Media Valle, dove gli amministratori, dando voce alla maggioranza dei cittadini e ai comitati spontanei che si sono costituiti sul territorio a difesa del sanitario, si sono dichiarati unanimemente contrari al progetto”.
Secondo i membri dell’opposizione, la modalità procedurale scelta da Roberto Scaramellini – presidente dell’assemblea dei sindaci – ha il limite di non valorizzare appieno il contributo che i cittadini possono apportare in forma singola o organizzata. “Proprio in una logica di condivisione – sottolineano dai banchi dell’opposizione – abbiamo più volte manifestato piena disponibilità a partecipare allo studio e al confronto istruttorio rispetto al progetto del Politecnico, senza in verità ottenere riscontro”.
Tra le principali preoccupazioni espresse dal gruppo di minoranza consiliare, il rischio che la Valchiavenna venga assimilata al resto del territorio provinciale – perdendo così il riconoscimento delle proprie specificità – e la consapevolezza che il piano del Politecnico, in larga misura, si sia limitato a dipingere una situazione già nota.
“È inevitabile e necessario – concludono dal comitato – che la politica entri nella discussione riguardo alla sanità e alla salute dei cittadini, assumendosi la responsabilità ed esercitando la funzione decisionale che le compete”.
Michele Broggio