MORBEGNO – La nuova viabilità di Morbegno continua a far discutere. In particolare riguardo le recenti modifiche apportate a viale Ambrosetti (trasformato in un senso unico in direzione piazza Mattei) e la vicina via Martello, dove il senso di marcia è stato invertito.
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere di minoranza Roberto Paruscio ha letto l’intervento del proprio capogruppo, Andrea Ruggeri.
L’amministrazione precedente aveva già avviato una serie di lavori lungo le strade che oggi sono oggetto di polemica. Le variazioni portate avanti dall’attuale Giunta su viale Ambrosetti, secondo Ruggeri e la minoranza, avrebbero stravolto il progetto già avviato da tempo. “Una soluzione che elimina completamente il senso di boulevard che si era voluto dare – si legge nell’intervento di Ruggeri -. Questa realizzazione è stata utile per ricavare una decina di parcheggi a pagamento. Lo ripetiamo per chiarezza, inficiando completamente l’estetica di un viale che voleva essere pulito, elegante, lineare e funzionale a dare un senso nuovo di cultura e sensibilità verso la “mobilità dolce”, obiettivo a cui tutti, noi e voi, ci siamo ispirati anche in questa campagna elettorale”.
Anche il cambio del senso di marcia su via Martello è rimasto indigesto al gruppo di minoranza: “Si sono persi una serie di parcheggi in una zona fortemente popolosa – continua – una marcia che sbocca sulla rotatoria principale, a ridosso di un attraversamento pedonale che la configura come fuori norma. Tutto ciò senza alcun confronto, né con la popolazione, né con le attività commerciali, né con i rappresentanti della minoranza, con il solo fine di dimostrare di aver ingranato la marcia e di avere fatto qualcosa in città”.
Su questo punto in particolare ha voluto rispondere l’assessore ai lavori pubblici di Morbegno, Franco Marchini: “Il cambio al senso di marcia in via Martello ha ricevuto un buon consenso da parte della popolazione – spiega – Abbiamo sottoposto a tempo debito il progetto del cambio del senso di marcia alla Polizia locale, che ha riscontrato una situazione, c’è da dirlo, non perfetta ma autorizzabile. E per questo ci ha dato parere favorevole a procedere”.
Giovanni Meroni