SONDRIO – Anche il Comitato di Difesa della Sanità di Montagna, dopo aver condiviso e sostenuto la sonora bocciatura al Piano di riorganizzazione dei presidi ospedalieri elaborato del Politecnico a firma di 16 sindaci dei Mandamenti di Tirano e Bormio, interviene sulla proposta del presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti di istituire un tavolo tecnico.
Perché visto, in sostanza, come un tentativo di riabilitare il documento in materia di sviluppo sanitario presentata dal Politecnico di Milano lo scorso 11 ottobre.
“Giudichiamo, perlomeno, imprudente se non, addirittura, inopportuno il tentativo di affidare il destino della Sanità di Montagna ad un gruppo di autorevoli (speriamo) tecnici – si legge all’interno della nota diramata dal Comitato – senza che questi abbiano ricevuto dai Sindaci, le uniche vere autorità in materia sanitaria, un “mandato” chiaro ed inequivocabile, su ciò che ci si aspetta dal loro operato. Procedere con questo metodo significa rimettere in discussione un Documento che ha già ampiamente deluso 1/3 dei sindaci della Valle e che, tra l’altro, affronta in modo parziale i numerosi e gravi problemi della sanità di montagna che non sono unicamente legati alla riorganizzazione ospedaliera. Siamo finiti in una gravissima emergenza ed il Territorio deve chiedere di fare bene e in fretta. Ci chiediamo per quale ragione, per esempio, il Presidente della Provincia, che non ha alcuna competenza in materia di Sanità, voglia rallentare, istituendo una superflua Commissione Tecnica, i lavori della Conferenza dei Sindaci che invece è l’unica vera Istituzione competente in materia e che invece ancora tace. Siamo certi che, come in passato, troveremo Sindaci, liberi da condizionamenti, che sapranno interpretare il loro ruolo, dentro le Istituzioni preposte, con determinazione e senso di responsabilità”.
G. M.