SONDRIO – Quella di ieri, 5 dicembre, è stata una serata da dimenticare per i numerosi pendolari del treno Tirano-Milano delle 17:08 che, nella tratta Tirano-Colico, ha accumulato un ritardo di oltre 40 minuti, creando non pochi disagi ai tanti pendolari che giornalmente usufruiscono di questo treno.
Alla CISL di Sondrio sono sopraggiunte in mattinata numerose segnalazioni da parte di pendolari, soprattutto valchiavennaschi, i quali oltre al danno determinato dall’ingente ritardo hanno subito la beffa di perdere il treno Colico-Chiavenna delle 18:52 per soli 4 minuti e sono stati costretti a prendere il treno successivo previsto oltre un’ora più tardi.
“In pratica – dichiara il referente Settore Trasporti della CISL Sondrio Michele Fedele – il loro viaggio è stata una vera e propria odissea!”.
“Dopo aver ascoltato quanto riferito dai pendolari della Valchiavenna ci si chiede: perché il treno delle 18:52 non ha aspettato quei pochi minuti al fine di permettere ai viaggiatori, peraltro già “tartassati” da un considerevole ritardo, di usufruire della coincidenza? Peraltro, ci viene segnalato che il treno delle 18:52 è partito da Colico in direzione Chiavenna praticamente vuoto, anche perché non ha potuto accogliere neppure i viaggiatori provenienti da Milano e in arrivo a Colico alle ore 18,47 in quanto anche quest’ultimo treno era in considerevole ritardo”.
“A tale proposito – aggiunge Fedele – dobbiamo considerare che il treno che compie la tratta Colico-Chiavenna e viceversa, per la stragrande maggioranza dei viaggiatori, rappresenta un segmento di una tratta più lunga che va nella direzione di Tirano o di Milano, pertanto, i suoi orari di partenza non possono prescindere dall’arrivo dei treni provenienti da Milano o da Tirano e devono essere a questi strettamente connessi e, nel caso di ritardi, avere una certa flessibilità tale da non peggiorare il già precario servizio che viene offerto ai pendolari”.
L’appello che la CISL di Sondrio rivolge a Trenord è quello di “adoperarsi prestando maggiore attenzione alle coincidenze con i treni diretti in Valchiavenna, tenendo in debito conto la condizione dei viaggiatori di questa tratta, pendolari e turisti, che troppo spesso si presenta come una condizione di forte disagio”.