SONDRIO – La decisione, ormai, sembrerebbe essere irrevocabile: le redazioni di Lecco e Sondrio del quotidiano provinciale verranno trasferite nella sede centrale di Como – l’edizione del giornale continuerà comunque ad essere presente in edicola – per cercare, questa la giustificazione dei vertici aziendali, di limitare quanto più possibile i costi.
In effetti le redazioni di Lecco e Sondrio avrebbero un bilancio in sofferenza di circa 400mila euro mentre la sede di Como vanta un attivo di poco superiore ai 400mila ma sembrerebbe che lo spostamento delle due redazioni in deficit non contribuirà a sanare i conti.
“Evidentemente – sottolinea Riccardo Carugo, fiduciario Cdr per la redazione di Sondrio – lo scopo è quello di sfoltire il corpo redazionale, andando a colpire coloro i quali incontrerebbero le maggiori difficoltà qualora fossero obbligati a trasferirsi a Como”.
A supportare ulteriormente questa ipotesi la consapevolezza che le redazioni non verranno chiuse ma rimarranno comunque aperte per garantire il proseguimento dell’attività commerciale e, quindi, i costi fissi di gestione, pur subendo contenute flessioni, rimarranno sostanzialmente invariati.
“Giovedì avremo l’ultimo incontro – aggiunge Carugo – L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere una congrua buonuscita”.
Le premesse, però, non sembrerebbero essere delle migliori: i vertici aziendali avrebbero infatti offerto al personale redazionale poche decine di migliaia di euro per rassegnare le proprie dimissioni. “Cifre – sottolinea ancora il fiduciario di Sondrio – del tutto irrisorie, assolutamente non sufficienti per aiutarci a ricostruire una vita”.
Qualora giovedì non fosse possibile raggiungere un accordo l’assemblea dei redattori ha annunciato 5 giorni di sciopero.
Michele Broggio