SONDRIO – Il neonato movimento provinciale delle “Sardine” conta ormai 1.500 iscritti sul gruppo Facebook ufficiale e si prepara per scendere in piazza Campello a Sondrio sabato 14 dicembre.
Sulla scia di quanto è avvenuto a scala nazionale, dove Matteo Santori ha saputo interpretare il malcontento dilagante soprattutto fra i giovani, dando il via ad una scia di manifestazioni che ha in breve raggiunto moltissime città italiane, anche in Valtellina e Valchiavenna tutto sembra ormai pronto per uscire allo scoperto allo slogan “Sondrio si slega”.
Dopo un dibattito interno durato poche settimane (il gruppo è stato creato il 21 novembre u.s.), gli “amministratori” hanno infatti comunicato data e luogo di ritrovo e sono pronti ora a dare un segnale concreto contro quella che è stata definita “la politica dell’odio“.
“Non siamo affatto contro la persona di Matteo Salvini, come molti credono”, hanno dichiarato Silvia Stigliani e José Domingo Combi, “ma contro il suo pensiero e quello di tutti coloro che concepiscono una politica fatta di termini violenti e offensivi. Siamo pienamente contrari a tutti quei tipi di retorica populista che fa leva sulla rabbia, lo scontento e la paura del diverso”.
Se il movimento raccoglie anime provenienti da tutti gli schieramenti, gli amministratori dichiarano di non riconoscersi nella politica attuale e sembrano rappresentare quella fetta di elettorato, che, stando al crescente astensionismo, è sempre più numerosa ed in difficoltà ad esprimersi attraverso il voto.
“Il nostro appello è verso coloro che di politica se ne intendono e che dovrebbero tornare ad onorarla” dichiara Josè Domingo, geometra impiegato ormai da 10 anni.
E Silvia, studentessa universitaria con le idee ben chiare, aggiunge: “Sono una persona come tante che si è semplicemente stancata di ‘lamentarsi al bar’ e che ha trovato un modo concreto per far valere le proprie opinioni e quelle di chi credeva di appartenere ad un’irrisoria minoranza . Alcuni sostengono che manifestare sia inutile perché ‘tanto le cose non cambieranno mai’; temo che questo sentimento diffuso sia un campanello d’allarme da non sottovalutare: questo spirito di rassegnazione è pericoloso e deleterio!”.
“Il primo obiettivo è senza dubbio quello di organizzare una manifestazione per gridare che ci siamo anche noi, indipendentemente dal nostro numero, che siamo stufi di una sinistra corrotta e impoverita e di una destra che per opporsi ci propina disinformazione, slogan e discriminazione mascherata da ‘buoni intenti’.
Durante la manifestazione è previsto un flash mob dalle 19 alle 21, così, fra le bancarelle di Natale e le luminarie accese, la protesta andrà in scena anche nel capoluogo di uno delle maggiori roccaforti leghiste italiane.
M. F.