SONDRIO – Assolto perchè il fatto non sussiste, S.G., 24enne di Talamona, a processo con le pesanti accuse di estorsione, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali. La vicenda risale all’inizio di agosto del 2017, per fatti di cui si era molto parlato.
Secondo il racconto della presunta vittima, e anche secondo la Procura di Sondrio che per il 24enne aveva chiesto sei anni di reclusione, S.G., insieme alla sua fidanzata all’epoca dei fatti 15enne (e per la quale la sentenza verrà pronunciata giovedì dal giudice del Tribunale dei minorenni), avrebbero tenuto sequestrato per una notte e un giorno nella sua casa un giovane di Albosaggia, all’epoca dei fatti 18enne, arrivando a seviziarlo e torturarlo (l’accusa di tortura, però, è stata contestata solo alla giovane).
Sempre stando alle accuse, i due prima avrebbero costretto il giovane ad ospitarli a casa sua, poi le sevizie: bruciature con mozziconi di sigaretta, colpi di mazza da baseball sulle ginocchia, ma lo avrebbero anche costretto a prelevare 250 euro e minacciato di morte se avesse raccontato quello che era successo.
La notizia era venuta alla luce perché la presunta vittima era stata trovata per strada da alcuni passanti semisvenuto, poi in ospedale aveva denunciato l’accaduto.
Ma quello che ha raccontato è vero o inventato? Difficile dirlo al momento, secondo il giudice che lo ha assolto il 24enne è innocente, ma bisognerà attendere le motivazioni della sentenza per saperne di più. Quel che è certo è che è stato assolto perché il fatto non sussiste.
RedCro