Morbegno. Gavazzi fa il bilancio dei primi 200 giorni

MORBEGNO – Campo ex-suore, Palazzo Malacrida e il nuovo volto per l’abside di Sant’Antonio.

Questi sono solo tre degli obiettivi di cui si è occupata l’amministrazione del Comune di Morbegno guidata dal sindaco Alberto Gavazzi durante i suoi primi 200 giorni di mandato.

Questa mattina, presso la sala consiliare, il primo cittadino ha voluto informare la popolazione riguardo l’avanzamento dei diversi progetti già avviati.

Al primo punto la situazione relativa il parcheggio campo ex-suore, una convenzione con il progetto Morbegno 2000, già avviata dalla precedente giunta. Un’opera dal valore complessivo di 2 milioni e 800 mila euro.

“Abbiamo ricevuto comunicazione, proprio oggi, che i documenti sono attualmente in consegna – spiega Gavazzi – Si è trattato di un lavoro molto complesso che si è dovuto strutturare in diversi passaggi. Aspettiamo quindi il protocollo. Sicuramente dopo Natale ci sarà una discussione aperta. Il programma dovrebbe essere quello di cominciare l’opera a giugno dell’anno prossimo”.

L’amministrazione, durante i suoi primi 6 mesi, ha concentrato i propri sforzi, unitamente alle fondazioni Baechi, Mattei e Promor, per aprire al pubblico Palazzo Malacrida.

“Già la scorsa settimana abbiamo avuto modo di fare delle visite guidate, che hanno coinvolto complessivamente 150 persone – sottolinea il sindaco – Si è potuta vedere per la prima volta la stanza da letto del piano nobile. Qui ci si è imbattuti in un lavoro maggiore di quello che era previsto, completato grazie alla Fondazione Baechi. L’intenzione è quella di riuscire ad inaugurare in primavera, anche come ringraziamento a tutte le fondazioni che vi hanno partecipato”.

Grazie al rapporto con la Fondazione Baechi è stato inoltre possibile dare un volto nuovo all’abside di Sant’Antonio: “Un lavoro in più che non era inserito in campagna elettorale – conclude Gavazzi – Le tempistiche sono state quasi da record. I lavori sono stati avviati lo scorso settembre e conclusi già nel mese di novembre”.

di Giovanni Meroni
Foto Miriano Olivo