APRICA – Ancora polemiche sulla querelle rifiuti al passo dell’Aprica, in particolar modo durante queste settimane dense di sciatori e turisti. Ad evidenziare la situazione una lettera arrivata alla Gazzetta delle Valli, che qui riportiamo:
“Ad Aprica non si realizzano le isole ecologiche accessibili sempre in modo che i turisti possano smaltire quando vogliono e possono (chi viene solo qualche giorno deve smaltire, non può pagare tutto l’anno ad Aprica la Tari e Imu e Tasi e portarle a casa). Le immondizie differenziando o come si può vedere, scarpate e torrenti a lato della statale 39 sono diventati discariche. La colpa è solo dei maleducati? Quando sei costretto la responsabilità morale si distribuisce quantomeno tra chi compie il gesto e chi l’ha messo nelle condizioni di farlo, il gestore della Secam va commissariato. Ci sono località dove c’è un riciclaggio sensato, ad esempio Sirmione, Vermiglio-Passo Tonale.
Aprica al futuro: c’è un posto ad Aprica in cui si possa conferire le immondizie in modo regolare nei vari contenitori differenziando quando si può? Inoltre non è il caso per le feste di mettere 2/3 ore gratis i parcometri per evitare la gente vada al centro commerciale? Informo però chi butta i sacchi neri nella scarpate che in questi giorni si apposteranno ecologici, e saranno denunciati. Nelle zone per 150 metri dai corsi d’acqua c’è il vincolo ambientale che comporta reato ambientale e condanna penale“.
Foto da La Gazzetta delle Valli