SONDRIO – “I miei crescenti impegni professionali e universitari non mi consentono di adempiere con la continuità e l’attenzione necessarie i compiti che si prefigurano per l’attuazione del piano”. Con queste motivazioni, espresse nella lettera inviata ai componenti del Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale, il 28 dicembre scorso Massimo De Buglio ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di presidente del Cda di Secam.
De Buglio ha sottolineato nella lettera come il processo di realizzazione del piano economico-finanziario, approvato dall’Assemblea dei soci il 9 dicembre scorso, richiederà “cura e determinazione, oltre che in relazione agli aspetti finanziari, anche al business e alla sua gestione”.
“Alla soddisfazione per il buon esito del lavoro svolto a partire dalla mia nomina, nel giugno scorso, che si è concretizzato con la recente sottoscrizione dei contratti di finanziamento, cui l’attuale Consiglio di amministrazione ha dedicato gli sforzi principali fino ad oggi – aggiunge De Buglio – si unisce la consapevolezza di non poter garantire anche in futuro l’impegno e la presenza costanti che la realizzazione del piano richiede. Nell’interesse della società, ritengo quindi opportuno lasciare l’incarico, con l’auspicio di aver fornito un contributo nel percorso di sviluppo di Secam. Ringrazio i soci, i consiglieri, i sindaci, i dipendenti e tutti i collaboratori della Società, con i quali ho lavorato in modo proficuo in questi mesi”.
Impegni professionali, quindi, ma è difficile non pensare che alla base delle dimissioni possa esserci anche la “bufera” in cui Secam è finita nelle scorse settimane, con le polemiche per i conti della società interamente pubblica e per lo sforzo chiesto ai Comuni, soci di Secam, che si vedranno restituire le rate dei mutui in ritardo.
RedCro