SONDALO – Una lettera all’assessore regionale Massimo Sertori, che alcuni giorni fa ha rassicurato sul futuro dell’ospedale Morelli. Parole che non sono piaciute al “Comitato a difesa della sanità di montagna”, che ha scritto una missiva al vetriolo.
“Assessore Massimo Sertori – scrivono gli attivisti – lei archivia, con troppo faciloneria, le innumerevoli e diffuse esternazioni di preoccupazione come ingiustificate e soprattutto poggiate su “fake news”, diffuse da presunti incompetenti o ingannatori”. Al centro della discussione, ancora una volta, lo studio del Politecnico di Milano in merito allo sviluppo sanitario dei presidi di Valchiavenna e Valtellina, respinto fin da subito dal comitato. La proposta avanzata dei tecnici milanesi prevede, tra le altre cose, lo spostamento, da Sondalo a Sondrio, 14 posti letto compensati da un potenziamento, nel primo nosocomio, di Traumatologia, Unità spinale e Pneumologia, creando così una sorta di “ospedale di montagna”. “La “Commissione Tecnico Scientifica”, composta da Giuliano Pradella, Livio Dei Cas, Eugenio Benericetti, il Giorgio Besozzi, Giorgio Mosconi – sottolineano gli attivisti – che opera liberamente dentro al comitato, ha disegnato con perizia gli scenari a cui potremmo assistere se venisse attuato quel piano”.
In base a quanto riportato dagli attivisti la situazione di criticità della sanità valtellinese non sarebbe stata denunciata unicamente dalla commissione scientifica ma anche dai dati forniti dall’Ats della Montagna: «Quei dati – sottolineano – rappresentano il fallimento complessivo della sanità di montagna che costringe i nostri concittadini a rivolgersi a strutture fuori provincia o ad operatori privati per ricevere un’adeguata risposta sanitaria. Con il Piano di Regione Lombardia il Morelli resterà sì aperto, ma non come avrebbe bisogno questo territorio e non con le sue storiche specialità; verrà ridotto ai minimi termini e senza alcuna valida prospettiva che sappia cogliere le sue enormi potenzialità”.
Una situazione che sarebbe già nota da tempo tanto che lo stesso Sertori, nel 2009, quando ricopriva la carica di presidente della Provincia di Sondrio aveva approvato un “Piano per il rilancio dell’Ospedale Morelli di Sondalo”, da presentare a Regione Lombardia.