MORBEGNO – “Negli ultimi tre anni abbiamo sentito, a periodi alterni, parlare moltissimo della Brexit: oggi – a distanza di quasi quattro anni dal referendum inglese – sembra che questo processo sia in dirittura d’arrivo.” Ha spiegato Federico Gusmeroli, coordinatore del circolo PD “Giulio Spini” di Morbegno e Bassa Valle, organizzatore del partecipato incontro sulla Brexit che si è tenuto nella città del Bitto domenica 12 gennaio.
Di fronte a una platea attenta e numerosa, i relatori, tecnici e politici, hanno spiegato come si è arrivati fino al referendum e alle negoziazioni tra Regno Unito e Unione europea, quali sono le conseguenze della Brexit e quali lezioni possiamo imparare da quanto successo.
“L’idea del referendum sulla Brexit nasce come a seguito di una promessa fatta dall’allora premier David Cameron, con l’obiettivo principale di soddisfare una richiesta di una parte minoritaria del partito conservatore – ha spiegato Andrea Pareschi, ricercatore universitario e grande esperto del sistema politico britannico e della Brexit – Il partito conservatore al governo ha affrontato all’inizio con nonchalance l’arduo impegno, sottovalutando l’enorme complessità del processo di negoziazione.”
“La Brexit è un processo ancora in corso, che produrrà effetti reali e concreti soprattutto negli anni a venire – Ha affermato Alessandro Alfieri, senatore del Partito democratico e membro della Commissione Affari Esteri – Pensiamo ad esempio ai diritti dei cittadini europei che oggi vivono e lavorano nel Regno Unito: al momento attuale si stima che vi risiedano circa 700-800 mila italiani tra cui molti valtellinesi”.