Mostre. I colori di farfalle e falene ammaliano Castione Andevenno

CASTIONE ANDEVENNO – Una tour istruttivo per grandi e piccini dove ammirare i lepidotteri, terza specie al mondo per varietà e diffusione, più comunemente noti come farfalle e falene. Antonio Festa, collezionista avellinese, ha allestito in collaborazione con Iperverde la sua personale mostra esponendo al pubblico parte della sua collezione di questi animali, oltre a una “butterfly house”.

In questa zona, costruita appositamente con reti e con varia vegetazione, la temperatura è controllata per far sopravvivere al meglio gli animali che qui si possono ammirare posati a mangiare o svolazzanti per la “casa”, oltre che osservare il loro ciclo di vita grazie ad una teca dove ogni giorno nascono nuove farfalle.

Durante il tour guidato l’espositore spiega le peculiarità e curiosità degli esemplari esposti nelle teche, sempre pronto a rispondere a qualsiasi domanda sia sugli animali sia sul mondo del collezionismo che ci gira attorno.

“Qui ci sono molte farfalle – commenta – ma io ho sempre preferito collezionare falene. Molti pensano che queste spese siano più brutte, meno colorate e aggraziate, invece così non è e alcune specie sono coloratissime e ammalianti”.

Interessanti anche le spiegazioni sulla vita di questi insetti che nel tempo si sono evoluti modificando loro livrea per camuffarsi al meglio, ricreando i colori di tronchi, foglie o addirittura dell’acqua. Alcune specie hanno la particolarità che le loro ali ricreano il viso di gufi o teste di serpenti, per spaventare i predatori.

A Castione sono esposte alcune delle specie più conosciute come la falena “testa di morto” divenuta famosa grazie al film Il silenzio degli innocenti ma anche la falena “di Darwin”, una delle uniche ad essere stata scoperta “prima di essere vista”.

La collezione che Festa ha deciso di portare in Valtellina ha un valore complessivo che supera i ventimila euro ma questa è solo una delle mostre itineranti della quale di occupa. “L’anno prossimo se mi sarà permesso- spiega – vorrei portar qui un’altra delle mie mostre, Gioielli su sei zampe, dove ho raggruppato gli esemplari più rari e stupefacenti, racchiusi in teche gioiello”.

Fino al 26 gennaio sarà possibile osservare la collezione e l’ingresso, cinque euro per adulti e tre per i minorenni, comprende il tour esplicativo.

Michela Riva