SONDRIO – 40 morti sulle strade della provincia di Sondrio in tre anni, e il 2018 è stato un anno nero, con 22 vittime in 12 mesi. I dati sono emersi al termine dell’incontro voluto dal prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, con l’obiettivo di prevenire e contrastare, con ogni mezzo possibile, la perdita di vite umane che si registra sulle strade del territorio nazionale.
All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze dell’ordine, il dirigente della Polizia stradale ed i comandanti delle Polizie locali dei Comuni capo mandamento. Al tavolo anche i rappresentanti degli enti proprietari delle strade (Anas e Provincia) e le altre componenti dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali (Vigili del fuoco, Inail, Aci, Ats della Montagna, Ufficio provinciale della motorizzazione civile).
Si è partiti, innanzitutto, dai dati. Nel 2017 sono stati 439 i sinistri con feriti, 13 i morti; l’anno dopo 454 incidenti e ben 22 vittime; mentre l’anno scorso sono diminuiti sia i sinistri (410) e soprattutto i morti, che sono stati 5. Un aumento considerevole tra il 2017 e il 2018, quasi del 70% a cui ha fatto seguito un calo drastico l’anno successivo, di ben il 67,3%.
Obiettivo della riunione era, però, la necessità di elaborare strategie di prevenzione, muovendo in primo luogo dall’ analisi del fenomeno.
“Le specifiche finalità dell’Osservatorio – ha spiegato il prefetto – sono il monitoraggio costante sul numero e le tipologie degli incidenti preordinato all’individuazione di strategie di contrasto; la pianificazione coordinata degli interventi delle Forze dell’ordine e delle Polizie locali; il monitoraggio e la misurazione dell’efficacia degli interventi posti in essere, anche con riferimento ai profili di vulnerabilità del sistema di prevenzione generale e alla verifica dell’effettività delle sanzioni irrogate; lo sviluppo di sinergie istituzionali, anche mediante la predisposizione ed attivazione di progettualità mirate”.
“Inviteremo a partecipare alla prossima riunione dell’Osservatorio i rappresentanti di Areu 118, della Commissione medica provinciale patenti e dell’Ania ( Associazione delle assicurazioni) al fine di acquisire i dati in loro possesso – conclude Pasquariello -. Una volta in possesso di tutti i dati di analisi che verranno assicurati dall’Osservatorio, individueremo e perfezioneremo percorsi strategici condivisi”.