Giornata della Memoria. Il Da Vinci di Chiavenna partecipa al progetto “Neve diventeremo”

CHIAVENNA – L’Istituto d’istruzione superiore Leonardo da Vinci di Chiavenna ha celebrato, come da tradizione, la Giornata della Memoria e lo ha fatto con un approccio diverso dal solito.

Nel corso della mattinata di oggi, presso il teatro della Società operaia della Città del Mera, gli studenti di tutte le classi hanno avuto l’opportunità di partecipare al progetto Neve diventeremo, ideato dalla band 7Grani di Como. Un’idea che mischia musica e narrazione in modo da diventare un momento di riflessione e di divulgazione ancora più potente.

I ragazzi del da Vinci di Chiavenna hanno assistito alla proiezione del documentario intitolato Storia di Rado, dedicato alla memoria del partigiano istriano Radovan Zuccon deportato presso il campo di concentramento di Buchenwald in Germania.

Nel cortometraggio, grazie alle testimonianze dello stesso Rado e di sua moglie, si è potuto rivivere gli orrori affrontati dal partigiano nel corso del periodo di prigionia. Sopravvissuti alle nefandezze perpetrate dalle SS, vivrà un’ulteriore, terribile, vicenda sotto la dittatura di Tito in Jugoslavia.

Terminata la proiezione è salito sul palco il gruppo, formato dai fratelli Settegrani (Mauro alla chitarra, Flavio alla voce e Fabrizio al Basso) che hanno suonato per gli studenti un repertorio di canzoni ispirate al tema della Shoah e della Resistenza, intervallandoli a dei brevi momenti di riflessione.

Sicuramente per gli studenti è stato un approccio differente dalle tradizionali conferenze o lezioni vengono svolte in commemorazione della Giornata della Memoria.

“In questo periodo stiamo assistendo a numerosi fatti di cronaca e la situazione sta diventando inquietante – commenta il dirigente scolastico, Salvatore La Vecchia, riferendosi ai casi di antisemitismo ed intolleranza che, sempre più spesso, si stanno registrando negli ultimi tempi in tutto il mondo – C’è bisogno di fermarsi e riflettere se non sia necessario elaborare una nuova cultura della memoria, che sia sempre in grado di toccare le coscienze di tutti”.

Giovanni Meroni