Rugby. Crollo Sondrio, a Lecco prende 16 mete e 102 punti

LECCO – Una batosta di proporzioni “epiche”! È quella subita domenica dalla RF COM Sondrio a Lecco. Lo score finale è impietoso e recita 102-0 in favore dei lecchesi che hanno dominato dall’inizio alla fine dimostrando una superiorità totale in ogni fondamentale e conquistando goliardico Trofeo del Grifone in palio da alcuni anni tra le due squadre cugine. E per la formazione valtellinese quella di domenica è l’ennesima sconfitta di una stagione difficile, difficilissima, al di là di ogni più pessimistica previsione della vigilia.

In estate, infatti, a Sondrio tutti o quasi erano consci che questa sarebbe stata una stagione di sofferenza perché l’addio di alcuni uomini chiave ha privato il team di alcuni giocatori importanti in ruoli chiave. E i giovani hanno bisogno di crescere per essere competitivi a certi livelli. Ma in pochi pensavano ad un Sondrio relegato all’ultimo posto e capace di beccarsi una serie di scoppole da “leggenda” soprattutto quando ha giocato lontano dal Cerri-Mari dove non ha ancora conquistato un solo punto.

Inutile dire che a Lecco non c’è stata partita, coi padroni di casa che sono andati al riposo sul 59-0 e che poi hanno continuato a spingere sull’acceleratore sulle macerie di Sondrio vincendo il match con un clamoroso 102-0, frutto di 16 mete e 11 trasformazioni.

“È una brutta batosta – dice il presidente Alfio Sciaresa -, non possiamo negarlo ma ad inizio stagione purtroppo temevamo perché questa è la classica stagione del ricambio generazionale. E stiamo facendo fatica perché i ragazzi non sono tantissimi e molti di quelli di età compresa tra i 18 e i 20 anni sono a Milano all’Università e non riescono ad allenarsi e quindi a giocare. Il Lecco, così come il Cus Milano, sono due squadre di altra categoria, “ingiocabili” attualmente per noi. Domenica tra infortuni e defezioni per motivi vari a noi mancavano tanti giocatori importanti. Niente, ora dobbiamo resettare, ritrovare le giuste motivazioni e, dopo le due settimane di stop (per la Nazionale ndr), ripartire compatti verso una salvezza ancora possibile”.

F.d’E.