ROMA – In vista della convocazione degli Stati Generali della Montagna, prevista per il 31 gennaio, l’onorevole Ugo Parolo ha presentato, nella giornata di ieri, una mozione approvata all’unanimità dal Parlamento allo scopo di indirizzare l’azione del governo sui temi delle politiche per la montagna.
Tra i punti principali toccati da Parolo quello della rappresentanza, principio “fondamentale – come ha sottolineato l’onorevole – per far sentire la voce delle aree montane ma che viene minato dalle scelte del legislatore, non da ultima la riduzione del numero dei Parlamentari, che nei fatti, e in assenza di azioni correttive, toglieranno rappresentanza a territori molto ampi ma scarsamente abitati”.
Importante, per permettere ai territori montani di risultare competitivi anche la fiducia, principio dimenticato a causa di “un corpus normativo sempre più burocratico e complesso, fra leggi anticorruzione di ogni genere, autorità, garanti, leggi per prevenire presunti reati ipotizzabili”.
“Le politiche per la montagna – conclude Parolo – devono essere ispirate al senso di comunità, al reciproco fidarsi perché tanti strumenti, se lasciati esclusivamente in mano alla burocrazia, creano effetti di segno contrario, diventano ostacoli alla permanenza delle popolazioni in montagna, esattamente come sta avvenendo”.