SONDRIO – Hanno scelto tutti il patteggiamento i componenti della banda delle auto di lusso rubate e portate in Africa individuati nell’aprile dell’anno scorso grazie all’operazione dei carabinieri “Overdrive”.
E il computo delle pene supera i 14 anni di reclusione. Secondo l’accusa le auto, tutte di grossa cilindrata, venivano rubate in particolare a Roma e nei paesi vicini, poi erano sottoposte ad una accurata operazione di “maquillage”: venivano cambiate le targhe, contraffatti i numeri sui telai, distrutte le carte di circolazioni originali che venivano sostituite con altre alterate.
In questo modo le auto passavano il confine dirette all’estero (in particolare in Germania) e da lì spedite in alcuni paesi del Centro Africa, come Ghana e Burkina Faso. A permettere di scoprire il traffico di auto l’arresto di un ghanese, che ieri non è finito a processo perché ha scelto un rito alternativo, fermato al valico di Piattamala a Tirano e scoperto alla guida di un’auto rubata. In 5 hanno scelto la strada del patteggiamento: una donna romana, ha patteggiato la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione e una pena di 4 mila euro; il figlio minore 10 mesi e 20 giorni oltre ad una multa di 229 euro; quello più grande 1 anno e 10 mesi di reclusione, e 2291 euro di multa. 2 anni e 10 mesi e 4 giorni e una multa di 3555 euro è la pena patteggiata da un’altra donna coinvolta nell’inchiesta, mentre il capo-banda ha patteggiato la pena di 4 anni, 10 mesi e 6 mila euro di multa.
RedCro