NOVATE MEZZOLA – Dopo la chiara e ferma posizione contraria alla ripresa di un’attività estrattiva nella cava di Foppa Ganda Grossa assunta dall’amministrazione comunale guidata da Pierangelo Nonini – posizione condivisa anche dal Comitato Salute Ambiente Valli e Lago – anche il gruppo di minoranza Uniti per Novate, ha espresso parere contrario al progetto della società Novate Mineraria.
Tra i punti sollevati dal capogruppo Daniele Tavasci quello legato alla consapevolezza che quello di Novate è “Un territorio molto sfruttato e sofferente a causa delle attività riguardanti il Piano Cave Provinciale e pertanto riteniamo non debba essere ulteriormente gravato da attività aggiuntive pesantemente impattanti”.
Molti, secondo la minoranza, i dubbi sulla natura delle lavorazioni che Novate Mineraria si propone di effettuare all’interno del sito di scavi. “L’attività di estrazione di pietra ornamentale – sottolinea Tavasci – non è certamente un’attività centrale per la società. Osserviamo, infatti, che nel progetto si prevede l’utilizzo del materiale di scarto della cava, come sottoprodotto di pietrisco, cioè il reale core-business della Novate Mineraria”.
“Facciamo notare – conclude il capogruppo – che da Novate proviene il 50% del materiale inerte estratto da tutta la provincia e che sia tempo di iniziare un percorso che preveda, per il nostro territorio comunale, una diminuzione di tali lavorazioni altamente impattanti”.
Michele Broggio