SONDRIO – Avis Sondrio a valanga mentre la Schena Assicurazioni si deve arrendere all’ultimo respiro! Una Avis in versione tritasassi passeggia a Legnano e continua la sua marcia nei quartieri altissimi della serie C femminile, in 5^ posizione con 24 punti a meno 2 dai playoff. Opposta alle penultime del Caroccio Legnano, le sondriesi hanno dominato l’incontro in lungo e in largo chiudendo il primo quarto sul 18-6 e andando al riposo sul 36-13. E anche nel secondo tempo le 12 ragazze scese in campo hanno continuato a spingere sull’acceleratore usando il match come un buon allenamento in vista dei prossimi difficili impegni. Alla fine l’Avis si è imposta con un eloquente 70-19, con Giulia Scala top scorer con 20 punti.
A fil di sirena è svanita la possibilità di giocarsi la vittoria all’Overtime per la Schena Generali Assicurazioni che è stata battuta per 72.-69 in trasferta dai bergamaschi del Sebino. La squadra del capoluogo allenata da Ciccio Busi è arrivata a meno 2 a 10” dalla fine, Benvenuti ha segnato il canestro del 69-69. A 1” dal termine Giorgini dall’angolo ha lanciato la palla verso il canestro trovando il ferro, il tabellone e il canestro del definitivo 72-69 che condanna la Schena Generali alla sconfitta. La squadra di Sondrio ha ancora 4 punti di vantaggio sulla zona playoff del torneo di serie D.
“E’ una sconfitta che fa male – dice Ciccio Busi – perché maturata all’ultimo secondo e con un tiro assai fortunoso. Peccato, per il resto sono molto contento della prova dei ragazzi che, dopo aver subito la fisicità e la partenza sprint di Sebino, sono rientrati in partita con un grande terzo quarto. Poi quel finale beffardo… Questa è stata una partita giocata a ritmo e con la fisicità tipica dei playoff e noi abbiamo dimostrato di esserci malgrado la mancanza dei lunghi De Buglio e Camagni. Un aspetto negativo è sicuramente quello riguardante la percentuale dei tiri da tre (un misero 1 su 18) e dalla linea della carità (10 su 28 ai liberi). E in una partita persa di tre sulla sirena, aver sbagliato così tanti tiri liberi rende il ko ancora più amaro”.
F. d’E.