Castagni. A Piuro il recupero delle specie autoctone e di una tradizione millenaria

PIURO – Il Comune di Piuro, unitamente all’Associazione Fondiaria ASSFOPIU e in collaborazione con la Fondazione Fojanini di Sondrio, vuole intraprendere un percorso di indagine, recupero e moltiplicazione delle migliori tipologie di castagno ancora presenti in Valchiavenna.

Questo studio – al momento l’amministrazione di Omar Iacomella ha stanziato 3 mila euro per la realizzazione del progetto – potrebbe essere la base di partenza per recuperare e valorizzare una parte dei Ronchi di Savogno, un tempo coltivati, ora in completo stato di abbandono. Il progetto prevede il recupero dei polloni dalle piante madri individuate, il materiale verrà consegnato ad un vivaista specializzato in moltiplicazione di castagno con sede in Sudtirolo e le piante verranno ritirate o l’autunno di quest’anno o, al massimo, nella primavera prossima.

Siccome il castagno europeo necessita di sesti di impianto molto ampi – 10m x 10m in castagneti gestiti dove vengono fatte le opportune potature, altrimenti anche 15m x 15 m per impianti incustoditi – è prevista la produzione di una cinquantina di piante di tipologie diverse.

La scelta di recuperare le vecchie varietà e non di acquistare piante di varietà note, si inserisce in una logica di valorizzazione che non riguarda solo la specie vegetale e la sua co-evoluzione con clima, ambiente e territorio, ma anche e soprattutto riscoprire quelle tradizioni millenarie tipiche dei luoghi, oltre ad offrire un valido potenziale turistico ed economico.