Idroelettricamenteneve. Tirano vince con l’acqua alta di Venezia

LANZADA – Tra foche, pinguini e paguri a vincere è stata l’acqua alta di Venezia che ha ispirato gli alunni della seconda B della scuola secondaria di primo grado di Tirano: la loro scultura Ha piovuto troppo a Venezia ha vinto la settima edizione di Idroelettricamenteneve.

Il concorso promosso dal Consorzio Bim dell’Adda per sensibilizzare bambini e ragazzi sui temi ambientali, dell’acqua in particolare, ha coinvolto ben 36 classi di scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Sondrio che, sin dall’autunno scorso, hanno seguito laboratori, approfondito l’argomento ed elaborato un progetto per realizzare un modellino in creta della scultura ideata. I sei lavori migliori sono stati scelti per essere realizzati scolpendo un enorme blocco di neve.

Ieri mattina oltre cento alunni, accompagnati dai loro insegnanti, hanno raggiunto Lanzada dove al centro sportivo Pradasc era stato allestito il campo di gara. Per tutti una giornata di puro divertimento e di condivisione, oltre che di impegno, tiepida come mai negli ultimi anni, per la finale del concorso.

Per le sei classi finaliste c’erano 5mila euro in palio da dividersi: 1400 per la prima, 1200 per la seconda, 900 per la terza, 700 per la quarta, 500 per la quinta e 300 euro per la sesta classificata. Sul podio accanto ai vincitori della seconda B della scuola secondaria di primo grado di Tirano sono saliti anche la prima A della scuola secondaria di primo grado di Sondalo con Il paguro nella bottiglia e la seconda della scuola primaria di Piateda con Una foca imprigionata. Al quarto posto si è classificata la prima B della scuola secondaria di primo grado di Delebio, al quinto la prima B della scuola primaria Racchetti di Sondrio e al sesto la quinta classe della scuola primaria di Tresenda.

“Ad ogni edizione questo concorso riserva delle sorprese – commenta il vice presidente del Bim Fernando Baruffi – le scuole sono sempre più interessate e i ragazzi sempre più bravi e coinvolti. Le loro sculture rivelano grande entusiasmo ma anche un accurato lavoro”.