MILANO – Parliamo di Coronavirus e lo facciamo con un esperto: il professor Carlo Signorelli, già presidente dei medici igienisti italiani, ordinario di Igiene e Sanità Pubblica e direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università Vita-Salute San Raffaele.
È possibile in qualche modo “localizzare” conseguenze del virus e comportamenti correlati? Ovvero: come incide diversamente in aree come quelle della Valtellina, del lago e dei monti lecchesi?
Al momento c’è ragione di ritenere che tutti i casi lombardi sono ascrivibili a contatti avvenuti con persone che risiedono nella zona “rossa” del Lodigiano. Incluso quello della Valtellina. Ma la guardia non può essere abbassata ora.
È il caso di “allarmarsi”, in linea generale? O ha ragione chi considera la mortalità da influenza più grave degli effetti anche potenziali di questo nuovo virus?
Servono alcuni giorni per avere un quadro più completo, sono passati solo 4 giorni dalla conferma ufficiale dei primi casi nel lodigiano . Le analisi epidemiologiche sono in corso. Sul fronte clinico le prime notizie non sono così allarmanti: 80% dei colpiti ha sintomi lievi o quasi assenti e tutti i decessi sono avvenuti in pazienti anziani portatori di gravi patologie. Nei bambini stranamente la malattia circola pochissimo.
Medici e sanità, sono preparati/pronti all’emergenza?
Il piano di emergenza epidemica è stato rispettato: restrizioni nella zona rossa e riduzione delle occasioni di contatto in tutta la Regione. Nei prossimi giorni si tratta di modularlo e adattarlo alla nuova situazione. È evidente che provvedimenti fortemente cautelativi come le chiusure dei locali e le sospensioni delle manifestazioni e delle lezioni non potranno durare troppo a lungo. E poi la Regione deve preoccuparsi di garantire che il Sistema Sanitario continui a funzionare per tutte le altre malattie e soprattutto per le urgenze. E questo non è affatto semplice.
Infine, come si sta comportando e come dovrebbe comportarsi il sistema dell’informazione, in proposito?
Bene, come al solito!
Intervista di Sandro Terrani
Direttore resp.le Val News