Questione cave. Mentre la Provincia decide Novate “incontra” i cittadini

NOVATE MEZZOLA – Vietati gli incontri pubblici per le norme di contenimento del Coronavirus il Comune di Novate Mezzola fa il punto, insieme ai suoi cittadini, sulla questione della cava di Foppa Ganda Grossa.

Al centro della questione la proposta di Novate Mineraria di avviare un’attività estrattiva all’interno del sito. Sul progetto, avversato sia dall’amministrazione comunale guidata da Pierangelo Nonini sia dal gruppo di minoranza di Daniele Tavasci – oltre che dal comitato Salute Ambiente Valli e Lago – sarà chiamata ad esprimersi la Provincia di Sondrio che ha tempo fino alla metà di marzo per dare il nulla osta o meno ai lavori.

“La nostra amministrazione – sottolineano dal comune di Novate – ha tempestivamente operato e ha provveduto ad una puntuale raccolta di informazioni. Abbiamo avuto modo di ascoltare le testimonianze circostanziate di quei cittadini novatesi che anni or sono furono oggetto di forti lamentele, soprattutto a seguito degli incidenti di gran rilevanza che gli stessi subirono (caduta di massi sulle coperture dei fabbricati e sulle strade, ecc.) in relazione proprio al tema cave”.

Tra i temi sfavorevoli alla ripresa delle attività estrattive, oltre alla fragilità idrogeologica del territorio, anche l’incompatibilità con la vocazione turistica di Novate Mezzola: una cava potrebbe impattare negativamente sia sulla difficile riqualificazione del Lido sia sullo sfruttamento dei geositi presenti.

“Il nostro territorio – concludono gli amministratori – per troppo tempo sfruttato e abusato subisce ancor oggi le conseguenze del pesante inquinamento ambientale dovuto alla presenza di rifiuti speciali inquinanti dell’acciaieria Falck, dismessa e sottoposta a sequestro penale, ubicata nel territorio di Novate Mezzola”.

Michele Broggio

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