COLICO – La decisione dell’amministrazione di Prata Camportaccio di utilizzare un drone per controllare gli assembramenti non autorizzati ha alzato un gran polverone.
Molti i favorevoli ma, tra i lettori, spunta anche qualche contrario. Coloro che storcono il naso all’idea che un occhio elettronico li scruti dall’alto invocano la violazione della privacy o parlano di un’esagerazione.
Tra chi guarda con sospetto all’iniziativa del comune valchiavennasco c’è chi commenta “Punto primo il drone non vi chiede il motivo. Punto secondo il drone vola sopra i giardini e le proprietà. Punto terzo il drone ipoteticamente e inavvertitamente potrebbe riprendere attraverso le finestre. Ognuno ha le sue idee e se proprio si vogliono usare devono essere gestiti dalle forze dell’ordine, come già fanno in molti casi”. Alcuni invece sono rimasti indignati dal fatto che si sia rivelato necessario “arrivare a tanto”.
D’altra parte, invece, sono moltissimi gli utenti che sono favorevoli a prendere esempio sia la lontana Cina sia vicina Prata Comportaccio. “Ottimo! Però i costi li pagano tutti quelli che vengono beccati in giro”. “Non male ma vanno presi subito provvedimenti in ogni comune. Un mare di gente in giro a cazzeggiare”. “Grande! La tecnologia a servizio della legge! Bene! e giù legnate”. “Ottimo, ma soprattutto che scattino pene severe”.
Marco Masetti imprenditore e colichese, oltre ad essere dirigente di Fratelli d’Italia, è stato fra i primi a condividere l’idea dell’amico sindaco di Prata, Davide Tarabini, chiedendo sui social se non fosse possibile attuare questa misura anche nel suo comune.
Michela Riva