MILANO – Sono ormai 107 – per un totale di 2mila lavoratori coinvolti – le imprese metalmeccaniche della provincia di Sondrio che hanno avanzato richiesta per la cassa integrazione a causa dello stop imposto dalle misure imposte dall’emergenza Coronavirus.
“Siamo impegnati a incalzare le imprese affinché anticipino il trattamento economico di cassa integrazione per garantire continuità di reddito alle persone”, sottolinea Andrea Donegà, segretario generale Fim Cisl Lombardia.
In tutta la regione sono oltre 7mila le aziende, per un totale di 200mila lavoratori, che hanno richiesto la cassa integrazione.
“Con questi numeri – prosegue Donegà – possiamo dire che la direzione intrapresa è quella che Cgil, Cisl e Uil in Lombardia hanno sostenuto già da tempo: fermare le attività produttive non essenziali per limitare al massimo gli spostamenti delle persone e, quindi, le occasioni di contagio”.
“Nel frattempo – conclude – continueremo a presidiare tutti i luoghi di lavoro per fare applicare il protocollo firmato da Cgil, Cisl, Uil e parti datoriali per garantire il rispetto della salute e della sicurezza di tutti quei lavoratori che dovranno andare in azienda”.