Restrizioni. Confindustria chiede almeno tempi certi, “Avremo ricadute pesanti”

SONDRIO – Come noto, il nuovo Dpcm del 1° aprile estende fino a lunedì 13 aprile i termini delle restrizioni nonché le limitazioni agli spostamenti previste dai precedenti decreti governativi. “Era evidente sin da subito che la crisi collegata all’emergenza sanitaria avrebbe assunto proporzioni di grave portata – evidenzia il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Lorenzo Riva – e la fase di sospensione della maggior parte delle attività produttive, unita alla congiuntura negativa che tocca i mercati di tutto il mondo, avrà ricadute molto pesanti. Ora è confermato che il periodo di arresto di molte imprese su tutto il territorio nazionale si protrarrà, ma la priorità è sempre stata e resta la salvaguardia delle vite umane e il sistema produttivo si atterrà ovviamente alle indicazioni prescritte”.

“Ma l’elemento fondamentale, adesso, è avere certezza delle tempistiche: pur comprendendo che ci troviamo di fronte ad un nemico subdolo e poco conosciuto, la riapertura va programmata – continua Riva -. Alle criticità già esistenti non dobbiamo aggiungere quelle che possiamo evitare, pensando, sin dall’immediato, a quando e come riaprire, e alla ricostruzione. Il lavoro da fare sarà grande, richiederà uno sforzo collettivo, coesione sociale, impegno da parte di tutti: per questo dobbiamo pensarci da subito”.

“In questo momento alcune imprese stanno continuando a lavorare per non interrompere le filiere essenziali, applicando con severità i protocolli per tutelare la salute dei lavoratori che stanno portando un contributo fondamentale per il bene di tutti noi. Non va dimenticato, infatti, che il nostro tessuto manifatturiero è organizzato per filiere complesse ed allungate – evidenzia ancora Lorenzo Riva -. Nel Paese e anche del nostro territorio ci sono poi aziende che stanno lavorando proprio per produrre quanto serve ad affrontare l’emergenza: dai farmaci ai disinfettanti con la loro catena produttiva, dai componenti per macchinari alle strumentazioni mediche, fino a quanto necessario alla realizzazione dei nuovi ospedali, concretizzati a tempo record. Le regole che ci siamo dati per gestire queste settimane in sicurezza accompagneranno la nostra attività per diverso tempo ancora, probabilmente, e su questo punto ci siamo presi un impegno preciso. Ma bisogna anche tenere conto, nello stabilire le priorità per la riapertura che sarà presumibilmente graduale, che è il manifatturiero il vero patrimonio del nostro Paese e che sul manifatturiero si regge la sua economia”.

“Tutti stiamo facendo sforzi per contenere le ripercussioni sul territorio, confidando che il nostro Governo preveda misure di sostegno al sistema produttivo e quindi all’occupazione, di un peso economico che deve essere intensificato, e che l’Europa, da parte sua, confermi un impegno che finalmente deve adeguarsi alle dimensioni drammatiche di questa emergenza e al quale è chiamata dai principi fondanti dell’Ue” conclude Lorenzo Riva.