SONDRIO – La quasi totalità della Case di riposo della provincia di Sondrio ha inviato agli amministratori locali e regionali una lettera con la richiesta, come riportato dal presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti, di “Un intervento urgente da parte di Ats della Montagna in supporto e aiuto nella gestione dell’emergenza Covid-19”.
Anche Moretti si unisce alla preoccupazione “Circa la probabilità che il virus, ormai entrato nelle strutture, possa divenire, già nei prossimi giorni, non più gestibile con le sole risorse di cui dispongono attualmente e con il personale ormai allo stremo”.
Tra la Valtellina e la Valchiavenna, ormai, non si contano le morti sospette – su cui non vengono, al momento, effettuati i tamponi e che, quindi, non possono essere ricondotte ufficialmente al Covid-19 – mentre si registrano anche alcuni casi accertati di Coronavirus, sia tra il personale sanitario sai tra gli ospiti.
“Siamo consapevoli di quanto ogni struttura, sin da subito, abbia attuato tutte le misure organizzative e le procedure interne per la prevenzione del contagio – sottolinea Moretti – Conosciamo altresì le condizioni iniziali con cui hanno dovuto operare già dalle prime avvisaglie della pandemia, quando sia loro che le stesse strutture sanitarie erano disperatamente alla ricerca di Dpi, di ossigeno, di strumenti diagnostici e, in questo ultimo periodo pure di medici a supporto”.
“Nonostante tutto ciò – aggiunge il presidente della Provincia – la diffusione del virus ha reso difficoltoso il contenimento e riteniamo di dover esprimere tutta la comprensione e il nostro appoggio nei loro confronti, per aver dovuto operare in condizioni veramente difficoltose”.
Vitale, a questo punto, che gli organismi amministrativi superiori – e non solo – diano risposte concrete “Al fine di reperire risorse umane e materiali che – conclude Moretti – consentano alle strutture di disporre dei mezzi necessari per poter affrontare la situazione emergenziale”.