SONDRIO – Tutta la preoccupazione per la situazione che stiamo vivendo e la sua evoluzione nelle parole di Francesco Inzirillo, medico di Sondalo, che ha scritto una lettera al sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini.
Sono Francesco Inzirillo, Medico Chirurgo, in forza a Sondalo e Sondrio ed attualmente impegnato in prima linea nella lotta contro il Covid. Mi occupo anche di un certo tipo di divulgazione sociale, perché credo appassionatamente che solo con l’adeguata informazione la gente possa prendere consapevolezza del grave momento storico e passa rispettare le norme comportamentali!
Purtroppo, con rammarico, devo constatare che i cittadini sondriesi non si stanno comportando molto bene e lo posso affermare per esperienza personale – prosegue la lettera al primo cittadino. Oggi pomeriggio, al termine del mio turno lavorativo all’ospedale di Sondrio, con l’autocertificazione in tasca e col viso protetto da mascherina mi son recato dal mio ottico di fiducia in centro città per risolvere un “problema tecnico” che ostacolava il mio lavoro. Ebbene, durante il breve percorso che separa l’ospedale dal centro ho visto una città tutt’altro che in quarantena. Gente ovunque a passeggio e tantissimi senza mascherine. Due anziani che fumavano vicini tranquillamente su una panchina.
Ragazzetti che giocavano a calcio indisturbati in un parco senza mascherine. Due donne di mezza età, con cani al guinzaglio ovviamente, che conversavano vicine tra loro. La mascherina l’avevano, ma arrotolata al collo. Una coppia che mi si è affiancata al semaforo pedonale: lei sulla cinquantina con la mascherina, lui più giovane senza. Non voglio essere pedante e continuare la noia di questo elenco ma le persone in giro e palesemente senza una reale necessità erano troppe. Non avendo “necessità vere”, non mi recavo in città da tantissimo tempo. Oggi ho dovuto farlo ed è stato frustrante. Ogni giorno noi medici scendiamo in campo e lottiamo non per spirito di eroismo ma per senso del dovere! Ci esponiamo in prima linea e lo facciamo con grande professionalità!
I nostri sforzi vengono però vanificati dai comportamenti sopracitati. Le scrivo perché voglio chiederLe di fare tutto il possibile in suo potere per favorire l’aderenza dei sondriesi alle restrizioni decretate dalle Istituzioni nazionali. Il bene della società è sempre prioritario sul bene del singolo! Il bene sociale deve essere salvaguardato con attenzione specifica e particolare!