Tirano. 19 tamponi positivi alla casa di riposo, Spada: “Direzione sanitaria eccellente”

TIRANO – Sale il numero delle persone risultate positive al Covid-19 all’interno del Comune di Tirano. I dati aggiornati a lunedì 20 aprile parlano di 48 casi totali, 4 in più nelle ultime 24 ore. Tre dei quali all’interno della casa di riposo della città, che arriva a registrare complessivamente 19 tamponi positivi tra gli ospiti della struttura.

L’Rsa – che risulta chiusa ai familiari dallo scorso 24 febbraio e quindi diversi giorni prima che fosse imposta una misura in tal senso – può ospitare al suo interno fino a circa 150 persone e conta 100 unità di personale sanitario, proveniente da più Comuni del mandamento di Tirano.

“La direzione sanitaria della struttura, che abbiamo la fortuna che sia di eccellenza e con estrema esperienza – spiega il sindaco Franco Spada – subito si è attivata per effettuare uno screening tramite i tamponi per verificare i primi casi che presentavano rilievi sanitari e poi a scalare tutto l’intorno”.

Ad oggi i dati parlano di 44 test eseguiti tra gli ospiti dell’Rsa, 19 dei quali hanno dato esito positivo. 10 sono risultati negativi e 15 tuttora in attesa di risultato. I decessi avvenuti nella struttura sono due nel mese di marzo – entrambi definiti come non sospetti – e 5 nel mese di aprile, uno dei quali positivo al Covid-19. Tra gli operatori invece sono 5 i tamponi effettuati, 2 sono emersi positivi e 3 negativi.

“È chiaro che comunque questa situazione preoccupa – continua Spada – abbiamo però consapevolezza che c’è una direzione sanitaria veramente eccellente in casa di riposo. Rispetto al mese scorso si ha la possibilità di ospedalizzare queste persone. Sono 12 le persone che sono state trasferite dalla Rsa presso l’ospedale Morelli di Sondalo”. Nessuna delle quali, però, sarebbe in gravi condizioni.

“Come sindaco – conclude – ho voluto accertarmi quali siano le condizioni di queste persone. Nessuna di loro risulta essere ricoverata presso un’unità intensiva ma si trovano all’interno di un reparto ordinario di Covid e non pare che allo stato attuale vi siano evidenze di emergenze sanitarie”.

G. M.