Calcio. Dilettanti verso lo stop totale, ma tarda l’ufficialità

SONDRIO – Il calcio dilettantistico sta per alzare bandiera bianca. In attesa della comunicazione ufficiale della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), prevista per la prossima settimana o al massimo entro la prima decade di maggio, è sempre più probabile che l’attività calcistica giovanile e, più in generale, quella riguardante i dilettanti, dall’Eccellenza alla Terza categoria, sia da considerarsi terminata. Anzi, è praticamente certo che non si giocherà.

Niente calcio da Chiavenna a Livigno. Le società valtellinesi (25 su 33 quelle che hanno risposto al sondaggio) hanno votato per sospendere l’attività (21), al Piantedo va bene qualsiasi soluzione mente Valmalenco (1ª in classifica in Seconda categoria), Grosio (Secondo in Seconda categoria) e Prata (primo tra le squadre di Terza) hanno votato per terminare invece la stagione (sempre se lo consentisse la situazione sanitaria).

Il ragionamento è semplice: la serie A non sa ancora se, proprio per le restrizioni imposte dalle norme sanitarie, potrà riprendere l’attività a maggio e giugno e portare così a termine la stagione, la serie B e la serie C sono in alto mare e difficilmente riprenderanno in estate a giocare, la serie D, categoria in cui gioca il Sondrio, ha solo l’1% (volendo stare larghi) di tornare in campo (soprattutto in Lombardia). Quasi impossibile vedere in campo i biancoazzurri di mister Nordi e del bomber Alessandro De Respinis, avviati verso un campionato di vertice alla ricerca di una storica qualificazione ai playoff.

Detto questo è facile capire come dall’Eccellenza in giù nessun club ha le possibilità di allenarsi come vorrebbero i più elementari protocolli in materia Covid 19, ovvero con tamponi per tutti, controlli medici totali, distanziamento negli spogliatoi e quanto altro, e quindi di proseguire la stagione. Ma il carrozzone del calcio, anche quello dilettantistico, fatica a prendere una decisione che altre federazioni (vedi basket, volley e rugby) hanno già preso da tempo.

Intanto le società lombarde, interpellate sulla loro volontà o meno di proseguire la stagione da parte del Comitato Regionale Lombardo della Figc, hanno risposto a stragrande maggioranza (oltre il 93%) di voler sospendere la stagione. D’altronde come si potrebbe pensare di giocare a luglio e agosto soprattutto in Lombardia, con la gente che a maggio non saprà ancora se potrà ricominciare a ritornare almeno a lavorare e a vivere un po’…

La domanda è: perché gli organi competenti rimandano ancora la decisione? Tutti stanno aspettando quella di serie A, B, C e Lega Pro… e poi comunicheranno lo stop all’attività e l’arrivederci (forse) a settembre per la nuova stagione. Intanto le Leghe e le Federazioni, al loro interno, stanno discutendo di promozioni e retrocessioni in ogni campionato di competenza. Quel che è certo è che ci sarà uno stop generale, almeno tra i dilettanti.