SONDALO – Al Morelli i pazienti Covid-19 guariscono, cinque quelli dimessi soltanto ieri, ma ce ne sono anche di più che si ammalano, com’è dimostrato dai sette nuovi ricoveri. Martedì si è registrato anche il decesso di una donna che porta a 30 il totale complessivo, a fronte di 95 uomini deceduti dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
“La situazione si sta evolvendo in maniera positiva – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -, ci siamo lasciati alle spalle settimane drammatiche e la pressione sull’ospedale di Sondalo si è ridotta ma i ricoveri proseguono, ieri addirittura sette, un numero ancora importante su cui riflettere. Ci sono nuove persone contagiate e altre che dopo una prima fase con sintomi lievi si aggravano fino a rendere indispensabile il ricovero in ospedale. I nostri comportamenti sono fondamentali per arrestare la diffusione del Coronavirus: rimanendo a casa, uscendo raramente e sempre con guanti e mascherine e mantenendo il distanziamento sociale possiamo porre fine all’emergenza sanitaria, a patto di continuare a spostarsi con cautela anche dal mese di maggio in avanti. Da medico – conclude – il mio consiglio è di essere pronti a modificare il nostro stile di vita, privilegiando la salute e l’igiene ed evitando gli assembramenti”.
I tamponi totali sono 3.430, mentre quelli positivi rilevati ieri sono 53, 91 i negativi, ma, come più volte sottolineato, nel numero, sono compresi sia le persone controllate per la prima volta che quelle che si sottopongono a tampone per più volte durante il decorso della malattia.
In provincia di Sondrio, con il Morelli riservato ai malati Covid-19, è l’ospedale nel capoluogo a fornire le risposte attese dagli utenti, sia per quanto riguarda l’emergenza urgenza sia per le cure oncologiche e radioterapiche, per la dialisi e per tutte le altre necessità sanitarie che non possono essere posticipate. L’affluenza degli utenti è minore e sono moltissime le persone che hanno deciso in autonomia di posticipare visite specialistiche ed esami diagnostici in attesa che termini l’emergenza sanitaria. Per tutto il resto il servizio è garantito dalla presenza di tutte le specialità mediche, prima fra tutte ginecologia e ostetricia con le nascite che sono state temporaneamente centralizzate a Sondrio. Vengono accolte future mamme provenienti da tutto il territorio provinciale, in numero anche maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare dalla Bassa Valtellina.