TIRANO – Prosegue il dibattito attorno al tema delle linee elettriche. Dopo la presa di posizione assunta da un rappresentate di Coldiretti Sondrio – che aveva chiesto l’interramento e la razionalizzazione delle linee in seguito ad un incidente di un operaio agricolo nel tiranese – Terna aveva sottolineato come “Il riassetto della rete elettrica della Valtellina è un impegno prioritario”.
A rispondere, oggi, è il Comitato per la razionalizzazione linee alta tensione Valtellina-Valchiavenna-Valcamonica: “Buoni propositi e belle intenzioni ma passi concreti molto lenti e sempre in ritardo sugli impegni assunti”.
Gli attivisti chiedono un piano per effettuare la razionalizzazione delle linee elettriche, già incluso nell’accordo di programma del 2003, con un budget stanziato e disponibile e con delle tempistiche definite.
“Crediamo ci sia bisogno di fatti concreti – sottolineano – L’obiettivo rimane la razionalizzazione linee elettriche, e la riduzione delle servitù di elettrodotto rispettose della sicurezza, dell’ambiente e dell’economia del nostro territorio”.
Altro nodo focale della questione riguarda i canoni di compensazione. Secondo Comitato, infatti, la situazione è mutata rispetto al quadro normativo in vigore: “È giunto il momento – sottolineano – che si prenda in considerazione anche a livello legislativo un canone di compensazione per il passaggio delle linee sul nostro martoriato territorio”.
M. B.