MORBEGNO – Quello del 2020 sarà, molto probabilmente, un primo maggio che verrà ricordato. La chiusura forzata di molte attività – imposta dall’emergenza sanitaria – la conseguente crisi economica, l’impegno di tutti quelli che, in questi mesi di forzata inattività, non hanno cessato di svolgere il proprio lavoro ci fanno avvertire, con maggiore forza, l’importanza e la centralità del lavoro e dei lavoratori.
A ricordarlo è anche il sindaco di Morbegno, Alberto Gavazzi: “Oggi è il 1° maggio e, nonostante l’idea della festa risulti oggi quantomeno dissonante, ritengo non ci sia occasione migliore per dare valore al lavoro”. A molti il lavoro, in questi mesi, è venuto a mancare: “A loro – sottolinea Gavazzi – Voglio manifestare tutta la mia vicinanza. Voglio augurarmi che questa situazione sia solo temporanea e che presto le cose si sistemeranno”.
Il sindaco della Città del Bitto ha anche voluto ringraziare tutti coloro che, in questi mesi di lockdown hanno continuato a lavorare, sostenendo in questo modo l’Italia: “I lavoratori della sanità, dell’istruzione, dell’alimentare, della distribuzione e molti altri”, conclude Gavazzi.