Coronavirus. 629 ricoveri e 141 decessi nei due mesi di Morelli “ospedale d’emergenza”

SONDALO – Sono trascorsi due mesi da quando il Morelli è stato trasformato in ospedale Covid-19 per fronteggiare l’emergenza sanitaria: un impegno straordinario anche dal punto di vista organizzativo per l’Azienda che ha dovuto riorganizzare i servizi concentrando all’ospedale di Sondrio tutte le attività sanitarie, mediche, ambulatoriali, chirurgiche d’urgenza, comprese le alte specializzazioni, oltre alle emergenze e alle urgenze. Sondalo, con tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo, si è trovato in prima linea, ma con il fondamentale supporto di chi ha continuano a lavorare a Sondrio, a Chiavenna, a Morbegno e nei presidi territoriali per garantire tutti i servizi, le cure e le terapie non differibili.

In prima linea per il Coronavirus si sono trovati anche gli operatori dei Pronto soccorso e del Punto di primo intervento, chi gestisce gli Obi, i reparti di osservazione breve intensiva, presso gli ospedali di Sondrio e di Chiavenna, dove vengono ospitati i pazienti sottoposti a tampone in attesa dei risultati, gli infermieri che effettuano i test a domicilio o negli ambulatori mobili di Sondrio, Bormio, Morbegno, Chiavenna e Dongo, dove viene utilizzato il sistema “drive through”, gli operatori che coordinano l’Ufficio prenotazione tamponi e l’Ufficio dimissioni protette, oltre i tecnici del laboratorio di analisi.

“In due mesi abbiamo concentrato il lavoro che normalmente si svolge in anni – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -: abbiamo allestito strutture, aperto reparti, organizzato servizi nuovi, istituito ruoli e compiti. Abbiamo trovato grande disponibilità in tutti i dipendenti, ai vari livelli di responsabilità e nelle diverse mansioni: l’attenzione è concentrata su Sondalo ma lo sforzo straordinario è stato ed è tuttora di tutti. I cittadini devono sapere che i dipendenti hanno dato piena disponibilità lavorando con dedizione e abnegazione, a Sondalo come a Sondrio, a Chiavenna, a Morbegno e in tutti i Presidi territoriali, e per questo dobbiamo ringraziarli”.

Negli ultimi due giorni si sono registrati due decessi, un uomo e una donna, sei ricoveri e otto dimissioni. In due mesi al Morelli sono state ricoverate 629 persone, 372 uomini e 257 donne, e ne sono state dimesse 363, 141 i decessi, mentre i posti letto occupati nei reparti Covid-19 sono 120, con 55 uomini e 65 donne. Dal 2 marzo è stata una crescita continua: dopo meno di tre settimane i pazienti ricoverati avevano già superato la soglia dei duecento e alla fine del mese il dato era più che raddoppiato. La pressione massima sull’ospedale si è avuta nella prima settimana di aprile con oltre duecento ricoverati e la terapia intensiva al completo. Dopo il 20 è iniziata la lenta discesa con un numero sempre maggiore di pazienti dimessi, anche se i ricoveri, seppure diminuiti, continuano. I tamponi eseguiti dal personale dell’Asst sono oltre 4500 e negli ultimi due giorni quelli risultati positivi sono 55, equamente divisi tra uomini e donne, con il totale salito a 1430, un centinaio in più le donne rispetto agli uomini.