SONDRIO – Quella che sta per arrivare potrebbe essere un’estate ricca di opportunità per la provincia di Sondrio.
La ripresa economica non sarà facile ma, se le misure restrittive per il contenimento del Coronavirus funzioneranno – come si spera – molti lombardi potrebbero decidere di passare qualche giorno di vacanza in Valtellina e Valchiavenna, geograficamente vicine a Milano e raggiungibili con poche ore di viaggio.
“Dopo un periodo difficile come questo – sottolinea l’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori – la gente ha bisogno di ‘ossigenarsi’ e di rilassarsi nei grandi spazi delle Alpi lombarde”.
In provincia di Sondrio sembrerebbe essere molta la voglia di riprendere e le seconde case costituiscono un’attrattiva importante per chi non potrà, o non vorrà, andare al mare o all’estero. “Le persone cercheranno tranquillità – aggiunge Sertori – e dove trovarla se non in Valtellina, territorio a grande vocazione turistica? In aggiunta ci sono grandi spazi aperti con una bassa densità di popolazione quindi è, anche adatta dal punto di vista sanitario”.
A giocare a favore delle montagne della provincia di Sondrio, secondo Sertori, anche una minore incidenza del Covid-19 su Valtellina e Valchiavenna dove, dall’inizio dell’emergenza, si sono registrati 1.232 casi di positività e 174 decessi su di una popolazione di 181mila individui.
“Sicuramente la provincia di Sondrio è stata colpita in misura minore rispetto ad altre realtà lombarde – conclude l’assessore – Il virus è arrivato in una seconda fase quindi eravamo già al corrente di cosa stava accadendo e abbiamo potuto reagire tempestivamente”.