PIURO – Adesso è arrivata l’ufficialità. La Provincia di Sondrio ha rinnovato la concessione alla società francese Wild Waters Ventures per la captazione delle acque minerali naturali destinate all’imbottigliamento e commercializzate storicamente con i nomi Frisia e Bernina.
A comunicarlo è stato il presidente della provincia di Sondrio, Elio Moretti. “Sono soddisfatto per la conclusione positiva a cui si è giunti – spiega – Questo importante provvedimento è il punto di partenza per la rinascita di un marchio storico che riporterà sul mercato delle acque minerali un’altra eccellenza delle risorse naturali delle nostre montagne”.
La vendita dei due storici marchi della Valchiavenna è interrotta ormai da diversi anni, dopo il fallimento del precedente concessionario. Nel 2018 era subentrata la società con sede a Parigi che ha dato il via anche alle pratiche amministrative per l’utilizzo delle sorgenti da cui hanno origine le acque Frisia e Bernina.
“Sarebbe stato un peccato perdere questi marchi che consentono di far conoscere la nostra terra e le sue peculiarità all’interno del territorio nazionale – conclude Moretti – La ripresa dell’attività di uno stabilimento così importante avrà, in termini occupazionali, ricadute positive non indifferenti per il nostro territorio”.
Sulla questione è intervenuto anche il segretario della Flai Cgil di Sondrio, Vittorio Boscacci. “Ci piacerebbe – spiega – che venisse convocato un tavolo istituzionale che coinvolga tutte le parti sindacali di categoria, in modo da discutere sulla situazione”.
Giovanni Meroni