SONDRIO – Sembra volerci molto per riuscire a dire stop, soprattutto in Paese, qual è l’Italia, in cui nessuno vuol prendersi la responsabilità nel momento in cui si devono effettuare delle scelte. Anche impopolari.
Ma questa volta il calcio italiano sta veramente tirando per le lunghe una decisione che, serie A a parte, è già scritta da tempo: la sospensione dei campionati. Ora pare esserci una data, quella del 20 maggio quando si terrà il consiglio federale e la FIGC non potrà esimersi dal comunicare la fine della stagione per tutti i campionati dilettantistici, dalla serie D alla Terza categoria.
La decisione è inevitabile perché il calcio è uno sport di contatto e di squadra e nessuna squadra dilettantistica potrebbe riuscire a seguire un protocollo sanitario assai rigido e complesso come quello imposto alle squadre di serie A. Campi ad uso esclusivo, sanificazione di tutti gli spazi, tamponi e test. Dai, non scherziamo! Il problema grosso è che, stando così le cose, a meno di un affievolirsi del Covid-19 in estate e di una sua completa sparizione dalla circolazione, modello Ebola o Sars, il calcio dei dilettanti non riprenderà (purtroppo) nemmeno a settembre e forse nemmeno a fine 2020 rimandando tutto ad inizio 2021. Un duro colpo per i dilettanti ma come ha detto anche il presidente della LND Beppe Baretti “Potrebbe essere l’occasione giusta per una riorganizzazione di tutto il sistema calcio”.
Eh sì. Sarebbe proprio ora perché il sistema dei dilettanti, con tanti (troppi) soldi a titolo di rimborso spese anche nelle categorie minori, non avrebbe potuto andare avanti tanto. Si riscoprirà il senso di giocare a calcio solo per divertimento. E questo non sarebbe un male.
Le date importanti, segnatevele sul taccuino, sono quelle del 20 maggio, data in cui ci sarà il Consiglio Federale della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), e il 22 maggio quando si riunirà il consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti. Ancora una settimana e per il calcio dilettantistico ci sarà lo stop definitivo della stagione. In Valtellina stop dal Sondrio, in serie D, alla Terza categoria. Le leghe comunicheranno le decisioni su promozioni e, eventuali, retrocessioni. Si comincerà seriamente (forse) a pensare alla prossima stagione. E di cose da fare ce ne saranno veramente tante!