SONDRIO – A seguito della progressiva riapertura delle attività, l’Asst sta pianificando il graduale riavvio delle attività ambulatoriali presso gli ospedali di Sondrio e di Chiavenna, il Pot di Morbegno e il presidio territoriale di Tirano.
Per quanto riguarda Sondrio le modifiche verranno introdotte a partire da lunedì 18 maggio. Dal 2 marzo scorso, con la trasformazione del Morelli in ospedale Covid-19, presso il nosocomio del capoluogo sono state concentrate tutte le attività sanitarie, mediche e chirurgiche d’urgenza e quelle ambulatoriali non differibili, le emergenze e le urgenze, comprese, provvisoriamente, le alte specializzazioni, e sono state garantite le terapie oncologiche e radioterapiche e la dialisi.
“Se il Morelli ha sostenuto la pressione fornendo una risposta efficace ai bisogni di cura, nel caso specifico dei malati Covid-19 – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito – altrettanto ha fatto Sondrio, che ha garantito tutte le prestazioni grazie all’impegno di medici, infermieri e personale sociosanitario, accogliendo pazienti dall’intera provincia, proponendosi quale ospedale di riferimento per i cittadini”.
Da lunedì riprenderanno gradualmente visite ed esami non urgenti, sospesi negli ultimi due mesi, partendo da alcune specialità. Nel frattempo proseguirà la programmazione in vista della ripresa dell’erogazione di tutte le prestazioni con priorità “D”, ovvero differite, presso i poliambulatori di Sondrio, Chiavenna, Morbegno e Tirano.