Cultura. Albaredo come caso di studio per la tesi di laurea di Martina Fiorini

ALBAREDO PER SAN MARCO – L’esperienza nel settore del turismo di Albaredo come caso di studio per una tesi di laurea triennale. Con questo elaborato Martina Fiorini, giovane ragazza di Traona ma strettamente legata al paese del versante orobico, ha completato il proprio percorso di studi universitario.

“Il turismo montano come turismo esperienziale. Caso di studio: Albaredo per San Marco” il titolo della tesi in Scienze del Turismo e Comunità locale portata a termine presso l’Università Bicocca di Milano. “Ho scelto di parlare di Albaredo – spiega la neo-laureata – perché ritengo sia stato in grado di valorizzare il proprio territorio agendo con delle modalità strategiche che danno priorità allo sviluppo socio-economico ed infrastrutturale ma sempre nel rispetto delle risorse ambientali e paesaggistiche”.

La giovane definisce sé stessa come una “valtellinese Doc” che da sempre ha una forte passione per il territorio montano e tutte le sue unicità. Secondo Fiorini, le numerose iniziative ed in particolare il Flyemotion, presso il quale lavora da quattro anni, sarebbero un esempio lampante di come il paese delle Orobie valtellinesi abbia da tempo intrapreso la strada di quello che viene definito come turismo esperienziale. “Il turista arriva e vive un’esperienza unica, di cui poi si porterà appresso il ricordo, si spera, per sempre – afferma – Albaredo va anche oltre. Grazie ad esempio all’Ecomuseo e ad altri accorgimenti, come ad esempio la nuova galleria nei pressi del municipio, fa si che il turista si senta in un certo senso parte della realtà del paese e, di conseguenza, vive ancora di più da protagonista queste esperienze”.

Un turismo, quindi, strettamente legato al paese ed al contesto in cui è inserito, senza lasciare da parte, ovviamente, la cultura eno-gastronomica. “La località diventa la vera e propria attrattiva principale – spiega – per farlo ci deve essere una stretta collaborazione con tutti gli attori locali. Anche l’offerta di prodotti tipici diventa molto importante nel turismo esperienziale”.

G. M.