SONDALO – Prosegue il dibattito attorno al futuro dell’ospedale Morelli. I sei sindaci dell’Alta Valtellina – dopo aver chiesto al direttore generale dell’Asst Tommaso Saporito le tempistiche e le modalità di un ritorno alla normalità – tornano a ribadire l’importanza del nosocomio di Sondalo, sopratutto in vista della riapertura della stagione turistica.
“Sulla ripresa delle attività ospedaliere – sottolinea il sindaco di Sondalo Ilaria Perladini – Non sono pervenute informazioni ufficiali ma solo ufficiose. Nei prossimi giorni dovrebbe riprendere l’attività chirurgica ma non sappiamo ancora nulla sull’emergenza urgenza. Sembrerebbe, inoltre, che verranno creati percorsi dedicati ai pazienti Covid-19 nei padiglioni in uso e questo ci sembra un errore”.
La ripresa delle attività ospedaliere – sopratutto di quelle legate alle situazioni emergenziali – risulta essere particolarmente importante in vista della riapertura della stagione estiva, come non manca di sottolineare il sindaco di Livigno Damiano Bormolini: “Avere un ospedale vicino è importantissimo, non solo per i turisti ma anche per i nostri concittadini. Avvertiamo molto la preoccupazione che l’ospedale di Sondalo non riapra”.
A guardare anche alle Olimpiadi è, invece, il sindaco di Bormio, Roberto Volpato: “Impensabile farle in un territorio privo di un ospedale funzionate. Non chiediamo un casinò ma solo un ospedale”, mentre il primo cittadino di Valdisotto, Alessandro Pedrini, aggiunge che “L’ospedale di Sondalo è essenziale per le caratteristiche orografiche del nostro territorio. Un suo depotenziamento causerebbe contraccolpi problematici al turismo”. Sotto attacco, anche, il piano di ridefinizione sanitaria presentato dal Politecnico di Milano e basato, secondo il sindaco di Valfurva Angelo Cacciotto, “Su numeri adatti alla pianura e non ad un territorio montano come il nostro. I politici regionali dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e iniziare a risolvere il problema”.
E proprio per avviare un dialogo i sei amministratori hanno chiesto, in più occasioni, un incontro con i vertici di Regione Lombardia: “Comprensibile non aver ricevuto risposte nella fase emergenziale – conclude il sindaco di Valdidentro Massimiliano Trabucchi – ma ora non è più possibile procrastinare il confronto”.