SONDRIO – La federazione di Sondrio di Rifondazione comunista, nei giorni scorsi, avrebbe ricevuto una serie di segnalazioni da parte di lavoratori e lavoratrici del settore sanitario che lamentano diverse difficoltà nell’accedere ai congedi parentali.
“Non vorremmo che, da parte dell’Asst locale – scrivono – prevalesse una interpretazione restrittiva delle normative, volta a coprire strutturali carenze di organico”.
Con il decreto legge dello scorso 17 marzo, il cosiddetto “Cura Italia”, il permesso era stato incrementato di ulteriori 12 giorni utilizzabili nel periodo di marzo e aprile. Successivamente, con il D.l. “Rilancio”, allargato anche ai mesi di maggio e giugno.
“Siamo certi che, nei prossimi giorni, le organizzazioni sindacali di categoria – continuano – sapranno adeguatamente rappresentare le legittime istanze dell’intero comparto e sorvegliare la piena applicazione delle norme a tutela di tutti quei lavoratori che versino in oggettive condizioni di necessità. Per quel che ci riguarda, attiveremo un fattivo e sollecito monitoraggio della situazione e qualora si verificassero episodi che negassero tale diritto provvederemo ad attivare delle denunce”.