MORBEGNO – Sono emerse anche una serie di preoccupazioni dall’incontro che si è svolto ieri, martedì 16, presso la Comunità montana di Morbegno. Ad impensierire gli amministratori del mandamento ed il comitato “Salviamo la nostra sanità” sarebbe stata l’iniziativa, presa in autonomia da alcuni sindaci dell’Alta Valle e dal comitato “A difesa della sanità di Montagna”, di incontrare il presidente della regione, Attilio Fontana, e gli assessori al welfare, Giulio Galllera, ed alla montagna, Massimo Sertori.
“Come si pone il piano del mandamento rispetto a Sondalo, alla luce di questa delegazione? – chiede il sindaco di Ardenno, Laura Bonat – Come riescono a convivere queste due situazioni?”.
La preoccupazione riguarda soprattutto la possibilità che questa azione possa portare alla creazione di più proposte da portare in regione, con il risultato di indebolire la posizione di tutti quanti. “Siamo rimasti tutti sorpresi – afferma il sindaco di Morbegno, Alberto Gavazzi – Il tentativo di tenere aperte le porte c’è sempre stato. La cosa sicuramente è controproducente sull’intera Provincia. La sensazione è che ci sia stato un atteggiamento di chiusura da parte di alcuni”.
L’auspicio è che si possa attuare un tentativo di ricongiungimento tra le parti. A preoccupare il Comitato “Salviamo la nostra sanità” è stata anche la risposta che sarebbe arrivata dalla stessa Regione. “La dichiarazione emersa dopo l’incontro è stata che il territorio dell’Alta Valle deve essere ascoltato – dichiara Laura Del Fedele – Non è così, tutta la provincia di Sondrio va ascoltata”.
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