SONDALO – Disattese dall’Asst le promesse fatte, in merito al ripristino della normalità all’interno dell’ospedale Morelli si Sondalo, dai vertici di Regione Lombardia. A sottolinearlo i sei sindaci dell’Alta Valtellina e il Comitato a difesa della Sanità di Montagna.
“Da informazioni attendibili e notizie precise e puntuali – sottolineano dal mandamento di Bormio – si sta constatando che il direttore generale dell’Asst Tommaso Saporito, non sta attendendo agli indirizzi che l’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera, unitamente al presidente Attilio Fontana relativi all’immediato trasferimento delle unità chirurgiche e del servizio di urgenza-emergenza dall’ospedale di Sondrio al Morelli, cosi da ripristinare la situazione pre Covid-19”.
La volontà espressa dai vertici di regionali di ripristinare la situazione pre-Covid non sembra aver ancora trovato immediato riscontro. Oltre a non assistere a nessun passo concreto che possa far intravedere un graduale ritorno alla normalità lo scenario sembrerebbe essere addirittura peggiorato: “Il direttore – denunciano dall’Alta Valle – sta mettendo in atto una serie di gravi azioni a depotenziamento del Morelli a discapito di una risposta sanitaria efficace ed efficiente”.
Ad essere danneggiata non sarebbe solamente l’Alta Valtellina ma ma anche il dipartimento di emergenza-urgenza e l’Unità spinale complessa – nonostante la mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale ne riconosca l’importanza e la centralità.
“Richiesta precisa dell’operato del direttore verrà formalizzata immediatamente con nota scritta – concludono attivisti ed amministratori – Nell’eventualità del perdurare di una situazione di gravità come quella attuale, ci riserviamo di attuare tutte le azioni volte a garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini, secondo i parametri dei livelli essenziali di assistenza”.
LEGGI ANCORA:
Morelli. Centro Covid nei padiglioni 6 e 7: il piano della Regione al Ministero
Sondalo. Bocciato il trasferimento dell’Unità Spinale a Sondrio