SONDRIO – Teme di dover chiudere la sua pasticceria per i danni causati prima dall’emergenza Covid e ora dal cantiere presente proprio davanti alle sue vetrine. Noris Petrini, che con il fidanzato gestisce “Dolci Tentazioni” in via Stelvio 17 a Sondrio, ha scritto una lettera fiume in cui denuncia una situazione insostenibile.
“Nelle scorse settimane, come hanno fatto tanti miei colleghi, che si sono visti accogliere la richiesta, ho chiesto pure io al Comune di Sondrio, alla luce della disposizione del decreto ‘Rilancio’, di potere occupare – in modo gratuito e temporaneo, come contemplato dalla normativa adottata dal governo Conte per aiutare le piccole attività commerciali a risollevarsi dagli effetti economici drastici della pandemia – con il mio locale pubblico ‘Dolci Tentazioni’, una parte di suolo pubblico – scrive – L’obiettivo era di dare anche alla mia affezionata clientela la possibilità, da qui alla fine di ottobre, il tempo in cui è previsto rimanga in vigore la misura, di godere di spazi all’aperto, ove concedersi una pausa caffè, uno spuntino, consumare un pasto leggero”. La donna, però, ha visto negata la sua richiesta.
“Mi sono trovata ostacolata da un cantiere edile aperto per il completamento di una pista ciclabile avviata dalla località Trippi e la cui conclusione è appena a circa 200 metri avanti la mia attività economica, all’altezza dell’incrocio di via IV Novembre, vicino alla caserma dei carabinieri – prosegue – I clienti incontrano notevoli difficoltà per raggiungerci: per entrarvi devono effettuare una sorta di gimkana. Ma la cosa più grave è che a me, di fatto, non viene offerta la possibilità di collocare dei tavolini all’esterno.
La titolare della pasticceria chiede “soltanto di avere la possibilità di lavorare in sicurezza, per potere continuare a dare da vivere al mio bambino affetto da una malattia rara, come ho fatto senza dipendere da nessuno, prima dello scoppio dell’emergenza Covid. Così, con il crollo del lavoro, dopo avere lasciato a casa, disoccupata, la mia collaboratrice, rischio seriamente di chiudere presto i battenti e restare disoccupata pure io” conclude.